Fra star e processi

ATTUALITA’ / A detta loro, ci sarebbero 10 milioni di fedeli nel mondo. Di sicuro la comunità più nutrita è negli Stati Uniti, dove Scientology ha il quartier generale. Qui può contare su un pacchetto di mischia di celebrities, tanto che dentro l’organizzazione esiste addirittura un Celebrity Centre.

Al fianco di Tom Cruise e John Travolta, troviamo vip più o meno famosi, come la figlia di Elvis, Lisa Marie Presley, le attrici Anne Archer (moglie tradita di Attrazione Fatale), Juliet Lewis (candidata Oscar per il Cape Fear di Scorsese), Kristie Alley (nota per le commedie anni 90), Jenna Elfman (del telefilm Dharma & Greg), e la Catherine Bell di Jag. Ancora, giovani star come Giovanni Ribisi, e musicisti come il pianista jazz Chick Corea e il recentemente scomparso cantante black-soul Isaac Hayes.A volte però la strategia dei testimonial presenta i suoi rischi. Il quotidiano inglese Daily Mail sostiene che proprio Travolta, dopo 34 anni, starebbe pensando di uscire dalla Chiesa, dopo la morte del figlio sedicenne Jett (affetto da autismo, ma non curato coi farmaci in ossequio ai dettami di Hubbard). Un danno d’immagine incalcolabile per Scientology. Dopo le voci di addio, però, l’attore s’è apprestato a rinnovare pubblicamente la propria fede anche se, stando al giornale britannico, vi sarebbe stato costretto, per evitare che venga svelato il segreto della presunta omosessualità. Ma i problemi per il movimento non finiscono qui. In Europa i guai sono giudiziari. A giugno in Francia è iniziato un processo che per la prima volta non vede imputati singoli dirigenti, bensì l’intera organizzazione, accusata di frode.

(L’Espresso, 25/9/2009)