Caccia alle frodi

ATTUALITA’ / “Anche nel 2007 i controlli procedono con decisione. Dovremmo individuare molte Onlus fuori regola: prevediamo che siano ben al di sopra del migliaio di casi”. Rossella Orlandi è il direttore aggiunto dell’Agenzia delle entrate che si occupa della caccia alle frodi nel Terzo settore.

“La macchina delle verifiche adesso tiene ritmi alti, a differenza di quanto è avvenuto nei primi anni del fenomeno Onlus. Qualche margine di miglioramento tuttavia c’è ancora: in Sicilia, ad esempio, c’è una concentrazione di Onlus molto alta e gli uffici regionali hanno ancora molto lavoro da fare”.

Perché questa grande attenzione al mondo delle Onlus?
“Non è solo una questione di agevolazioni fiscali. Abbiamo il compito di tutelare il cittadino che in buona fede versa denaro per fini solidaristici”.

Come nel caso del 5 per mille?
“Certamente. Le Onlus sono fra i soggetti destinatari di questo tipo di finanziamento. Anche se poi bisogna ricordare che è sempre il cittadino a scegliere a quale ente versare il contributo, nessuno lo obbliga”.

Le Onlus spesso si difendono accusandovi di cancellare organizzazioni che fanno della solidarietà per soli vizi formali. È vero?
“Non è solo un problema di forma. Oltre a colpire le Onlus fraudolente, abbiamo anche il compito di verificare il rispetto dei requisiti che la legge pone per ottenere tale qualifica. E spesso ci sono associazioni di volontariato di tutto rispetto che purtroppo non possiedono le caratteristiche previste dalla normativa”.

(L’Espresso, 11/10/2007)