Biondi: «Operano nella legalità e io li difendo»

ATTUALITA’ / Come avvocato ha difeso Scientology al processo di Milano. Ed è salito sul palco durante l’inaugurazione della org del capoluogo lombardo, una fra le più grandi al mondo, scatenando polemiche. Si dichiara ancora oggi “amico” del movimento guidato da David Miscavige. Lui che, pur agnostico, è da sempre schierato in difesa della libertà di religione e di culto. L’ex ministro Guardasigilli Alfredo Biondi, liberale confluito nel Pdl di Silvio Berlusconi, è uno dei pochi, forse l’unico, politico italiano che ha appoggiato pubblicamente Scientology. Pur senza aderirvi.

“Se ci sono responsabilità personali rispetto a determinate azioni, queste vanno perseguite, altra cosa è il diritto di professare una religione o l’accusare l’intera associazione. Su questo non cambierò mai idea”, dice: “La Costituzione garantisce a tutte le realtà che credono nella trascendenza il diritto della libera manifestazione del pensiero”.

L’ex ministro giudica “discutibile, ma sacrosanta” anche la richiesta di denaro per la richiesta di denaro per le prestazioni religiose offerte da Scientology agli adepti. “Hubbard? Si spende tanto o poco? Se uno crede che per avere l’indulgenza deve prendersi una messa, fare un pellegrinaggio, piuttosto che spendere soldi per pagarsi dei servizi di qualche tipo è un problema suo. Posso ritenerlo solo un’opinione personale, che io magari non condivido o giudico negativamente, ma che resta un diritto del singolo”. Ma se, come avvocato, Biondi ha tenuto contatti diretti con Scientology, così come altri colleghi, da ministro e da parlamentare non ha mai ricevuto manifestazioni di appoggio dal mondo politico: “C’è una certa prudenza in quegli ambienti a dire certe cose”, aggiunge. “Si tengono tutti a distanza”.

(L’Espresso, 23/9/2009)